Un (italo)-americano a Roma. Parte I

InsideUSA2020
2 min readOct 20, 2020

di Lorenzo Manca

La visita del Segretario di Stato americano Pompeo a Roma e la questione del 5G nei rapporti fra USA, Cina e Italia

La visita del Segretario di Stato americano Michael Pompeo a Roma avvenuta tra il 29 e il 30 settembre 2020 ha avuto lo scopo di rinsaldare i legami della Repubblica Italiana con gli USA, evitando che il nostro paese attui una politica eccessivamente complice con la Cina, specialmente alla luce del memorandum fra Italia e Cina firmato a Roma nel marzo 2019.

“Quando loro [i Cinesi n. d. a.] investono, non lo fanno per avviare partenariati sinceri a beneficio reciproco” ha ammonito Pompeo durante la conferenza stampa col suo omologo italiano Luigi Di Maio.

Nello specifico l’obbiettivo a lungo termine degli USA è quello di prevenire che i paesi alleati fra cui l’Italia cedano alla tentazione di affidare la costruzione e la gestione delle reti della nuova tecnologia internet 5G ai colossi cinesi del settore, primo fra tutti Huawei: il colosso di Shenzhen, più volte sospettato di essere uno strumento politico nelle mani del governo di Pechino.

Se l’Italia si affidasse a Huawei, avvertono oltre oceano, cruciali informazioni in tema di sicurezza nazionale trasmesse attraverso la rete Huawei cadrebbero nelle mani della superpotenza asiatica con conseguenze esiziali non solo per la sicurezza nazionale italiana ma anche per quella degli altri paesi NATO.

Il Ministro degli Esteri Di Maio e il premier Conte hanno voluto riassicurare Pompeo sulla fedeltà dell’Italia verso gli USA e hanno dichiarato di anteporre sempre alle considerazioni economiche preoccupazioni di natura geopolitica come la sicurezza nazionale e la penetrazione cinese in Europa.

La normativa nazionale italiana ha infatti ben recepito gli indirizzi europei in materia di sicurezza nazionale, accogliendo la dottrina del Golden Power (Potere Speciale), ovvero la facoltà per l’Esecutivo di intervenire nel mercato qualora siano transazioni di un certa entità in settori strategici chiave per la sicurezza e la sovranità nazionale come ad esempio le telecomunicazioni.

Se la strada cinese risulta inammissibile per Washington, non sembra si possa dire lo stesso circa altri attori del campo delle telecomunicazioni come Samsung e Nokia.

Secondo Pompeo alla lunga i servizi forniti da ditte operanti in un sistema di libero mercato e che osservino la trasparenza e la rule of law risulteranno essere meno costosi rispetto alle (poco limpide) aziende cinesi che riescono a offrire servizi a costi inferiori eludendo la libera concorrenza del mercato in virtù del sistema di protezione economica che Pechino garantisce loro.

Il 5G resta aldilà delle questioni di natura geopolitica una tecnologia dalle potenzialità straordinarie oggi ancora inimmaginabili, ma appunto per queste sue potenzialità si rende necessaria la creazione di una cornice normativa interna ed internazionale che protegga gli stati e i privati cittadini da ingerenze liberticide.

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